Interreg VI – A Next Italia – Tunisia. Si chiama così il programma che la Commissione europea ha approvato per le annualità dal 2021 al 2027.
La finalità del programma Next Italia – Tunisia è quella di “sfruttare il potenziale di crescita inutilizzato dei due territori coinvolti, per realizzare un riequilibrio economico, ambientale e sociale dell’area di cooperazione, sostenuto da una crescita inclusiva, uno sviluppo sostenibile e una buona governance”.
Il programma ha un budget complessivo di circa 36 milioni di euro derivanti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), dallo Strumento per lo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale di Vicinato (NDICI) e dal cofinanziamento nazionale. Risorse che consentiranno di cofinanziare e sostenere lo sviluppo e l’attuazione di progetti di cooperazione transfrontaliera.
La mission di questa progettualità si articola in diversi ambiti:
promuovere l’innovazione e la ricerca; supportare le piccole e medie imprese; proteggere l’ambiente declinato nelle istanze urgenti ed emergenti (energia, cambiamenti climatici, acqua e protezione dell’ambiente). E, ancora, rafforzare gli aspetti di inclusione sociale e contrasto all’emarginazione; obiettivi da raggiungere, nello specifico, per quanto riguarda la tutela alla salute e per l’inclusività e la sostenibilità del binomio turismo cultura.
L’area di cooperazione del programma comprende 16 dei 24 governatorati della Tunisia e tutte le nove province della Regione Sicilia. Un’area geografica di circa 86mila chilometri quadrati con una popolazione residente di quasi 14,5 milioni di abitanti. I governatorati tunisini coinvolti sono quelli di Bizerte, Ariana, Tunisi, Ben Arous, Nabeul, Sousse, Monastir, Mahdia, Sfax, Beja, Manouba, Zaghouan, Kairouan, Sidi Bouzid, Gabès e Médenine. Come già avvenuto per le due precedenti due edizioni del programma, la responsabilità dell’implementazione progettuale è affidata alla Regione Sicilia (Presidenza – Dipartimento della Programmazione) che svolge il ruolo di Autorità di Gestione.
Il nuovo programma approvato dalla Commissione europea offre una marcia in più alle province siciliane che partecipano insieme ai nove Opp Efei accreditati dal Dasoe (Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico) istituito con la legge regionale del 16 dicembre 2008 e che costituisce, insieme al Dipartimento per la pianificazione strategica, l’articolazione organizzativa dell’assessorato alla Sanità della Regione Sicilia. Per le specifiche peculiarità si tratta di una programmazione che sembra ‘cucita su misura’ per gli Opp Efei che sono stati riconosciuti e accreditati anche con regolare sentenza della magistratura.
Interreg VI – A – Next Italia – Tunisia si inserisce nel quadro della visione strategica della nuova programmazione europea per il ciclo 2021-2027. La nuova programmazione si prefigge di consolidare i risultati raggiunti nei precedenti cicli 2007-2013 e 2014-2020; si pensa, inoltre, a raccogliere le nuove sfide diversificate che arrivano dal basso in quanto la nuova programmazione è un’opportunità al servizio dei territori. A tal scopo è necessario orientare gli obiettivi strategici, specifici, fissati dalla programmazione europea alle esigenze e alle istanze territoriali.
Al contempo bisogna costruire un sistema di interventi e azioni capaci di perseguire risultati concreti e incidere sulle dinamiche di sviluppo dell’area di cooperazione. In tal senso il programma degli obiettivi strategici punta a uno spazio di cooperazione più competitivo e intelligente, resiliente, più green con basse emissioni di carbonio. Obiettivi ambiziosi per cui è necessario un forte coinvolgimento della società civile: piccole e medie imprese, professionisti e organizzazioni di categoria.