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Settembre 11, 2024

Cosa fare contro i rischi potenziali da atti di violenza: corso di formazione destinato al personale sanitario

Corso di formazione sulla sicurezza e sulle procedure da seguire relativamente ai rischi potenziali da atti di violenza. Questa la tematica del nuovo corso di formazione destinato al personale sanitario e non solo, riguardante i rischi che si possono correre quando si subiscono atti violenti. Il percorso formativo è promosso dalla SSML Città di Cuneo “A. Macagno” in collaborazione con le confederazioni e gli enti aderenti al mondo Efei. I corsi saranno tenuti dal Professor Baldassare Antonini tramite piattaforma telematica; a sostenere fortemente l’iniziativa i dirigenti nazionali Efei David Conti e Daniele Gregorio Scalise che già avevano promosso l’organizzazione dei corsi nel 2020. L’offerta formativa viene quindi riproposta vista la sua pregnante attualità.

L’iter formativo vuole illustrare ai corsisti i diversi tipi di violenza che possono verificarsi in ambito sanitario: dalla violenza fisica a quella verbale finendo a quella psicologica. Il corso offre l’occasione per acquisire gli strumenti che consentono di individuare situazioni a rischio, in modo da adottare comportamenti preventivi. Dunque, si vuole rappresentare la giusta reazione in caso di episodio violento, sia a livello personale che collettivo.

E, ancora, si vuole anche informare sulle risorse disponibili per affrontare le conseguenze psicologiche della violenza, in primis sulla legislazione vigente creando anche un focus sulle organizzazioni che si occupano di sicurezza e salute sul lavoro. In questo ambito sono di grande valenza le tecniche di de-escalation, al fine di diminuire l’intensità della tensione e dell’aggressività, così da gestire al meglio situazioni di tensione e potenziale violenza in ambito sanitario. A tal proposito è necessario esprimere comprensione per i sentimenti dell’altra persona, anche se non si condividono le sue azioni. Bisogna riconoscere i sentimenti dell’altra persona senza giudicarli. Così come è di vitale importanza dedicare piena attenzione all’interlocutore, a cominciare, ad esempio, dal tono della voce

Non bisogna reagire in modo emotivo, ma mantenere un atteggiamento di calma ed equilibrio. Altro elemento basilare è mantenere una distanza fisica adeguata e evitare gesti minacciosi.Inoltre,vanno evitate le espressioni o i termini tecnici che potrebbero essere interpretati come offensivi. In pratica bisogna stabilire dei limiti, ovvero far capire chiaramente all’altra persona quali comportamenti non sono accettabili mantenendosi sempre presenti a sé stessi, pur senza trascurare di avere sempre alle spalle una via di fuga sicura.

Ufficio Stampa Efei